Appena sbarcato sulla Terra ho cominciato ad esplorare i programmi della vostra televisione. Ci vorrà non poco tempo per questa impresa, perché ci sono centinaia di programmi, nazionali e locali, che confondono un alieno come me.
La prima cosa che ho notato con sorpresa è che tutti i canali TV interrompono in continuazione i programmi per inserire spot pubblicitari. Mi ero già meravigliato vedendo quanti cartelloni pubblicitari ci sono in strade e piazze, stazioni e aeroporti… ma quelli puoi anche ignorarli, se hai altro da fare o da pensare . La pubblicità in televisione (o anche in radio o su media come YouTube) invece ti invade senza scampo. Puoi solo distrarti e fare altro durante queste pause forzate. Oppure, su alcuni social, per evitarla devi pure pagare!
Tutti questi spot che ti assalgono quando meno te l’aspetti, magari al culmine di un film intrigato e appassionante, cosa propongono? Propagandano prodotti che magari al momento non ti interessano, ma di cui dovresti ricordati in seguito. Cibarie, bevande, caffè, liquori: l’intero ciclo dell’alimentazione per adulti e bambini. Auto superaccessoriate per scorrazzare a tutta velocità… per raggiungere in fretta la meta, o conviene attardarsi per godere dei tanti incredibili accessori pubblicizzati? Elettrodomestici sofisticati e tecnologie di ogni tipo. Profumi e deodoranti per tutte le parti del corpo. Prodotti per il mal di schiena, il riequilibrio intestinale, i dolori mestruali delle donne e, per parità di genere, i disturbi della prostata nei maschi.
Ho visto spot propagandare tutto e il contrario di tutto: tanti cibi e tanti digestivi, merendine e bevande zuccherate e dentifrici per evitare la carie, alcolici e disintossicanti, strumenti di fitness e sostanze per dimagrire stando comodamente in poltrona, materassi ortopedici e farmaci per l’insonnia, scarpe e rimedi per i calli che le scarpe possono produrre.
Il tutto garantito da testimoni di lusso (si chiamano “testimonal”): divi del cinema, modelle, campioni sportivi che fingono di usare i prodotti per vantarne gli inestimabili pregi.
Ogni tanto si inserisce anche pubblicità-progresso (credo finanziata dallo Stato): non correre troppo in auto, non mangiare cibi dannosi, usare i profilattici, aiutare i bisognosi. Esistono spot pubblicitari persino per spingere la gente a votare, e contrastare l’astensionismo elettorale, che aumenta sempre… ma è il momento di proporre virtù civiche quando gli spettatori approfittano delle pause dei programmi per parlare al telefono o andare in bagno?
Mi chiedo quanto costa tutta questa pubblicità, certo moltissimo.
E se agli spot televisivi aggiungiamo le pubblicità sulle radio, su internet e i social… arriviamo a cifre che non riesco neppure ad immaginare.
Certo, la pubblicità è un modo per finanziare televisioni, giornali, siti e social. E anche chi produce e realizza gli spot e gli annunci. Ma è un aggravio enorme per le spese di produzione delle aziende produttrici di quello che pubblicizzano. E le aziende questo costo, di cui non possono fare a meno per tenere la concorrenza, devono necessariamente scaricarlo sui prezzi al consumatore. Quindi chi compra paga non solo la qualità del prodotto, ma la spesa per indurre a comprarlo, a prescindere dalla qualità.
Posso dirvi come pubblicizzano i prodotti nel nostro pianeta: è vietata la pubblicità passiva, quella che assalta mentre si guarda la televisione o si usa il computer o il telefono. Mentre è incentivata la pubblicità che si può selezionare attivamente quando interessa e si deve scegliere un certo prodotto.
Però al momento non posso darvi altri dettagli. I miei superiori si sono molto meravigliati che si paghi tanto per fare una pubblicità invasiva e spesso sgradita, e si debba addirittura pagare per evitarla, nei pochi casi in cui è possibile. Però mi hanno sempre raccomandato di non interferire con le vostre abitudini e con i gruppi di interessi economici dominanti nel vostro pianeta. Quindi finché avrò un esplicito permesso da chi sovrintende le mie esplorazioni, le ipotesi su come ridurre la pubblicità sui media devo lasciarle alla vostra fantasia. Ne riparliamo in seguito…
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